Storia
L’Hotel Col di Lana ha una storia lunga e affascinante, come le montagne che lo circondano. Aperto sul Passo Pordoi nel 1907 da Tita Piaz, il Diavolo delle Dolomiti, l'hotel si trova in un territorio dove il cielo incontra le alte vette, nel cuore di un paesaggio mozzafiato.
Alpinista mitico, Tita Piaz fa parte della storia di queste montagne. Ne divenne protagonista già a vent’anni, quando nel 1898, scalò in solitaria la Torre Winkler sul Catinaccio.
Un decennio dopo, Tita apre sul Passo Pordoi la casa per turisti che, con la gestione di Almo Giambisi e della moglie Mariangela Bruneri - nipote di Tita e madre dell'attuale proprietaria Nadia - dai primi anni Sessanta diventa il punto di riferimento per l’intero alpinismo dolomitico, un Campo Base dove si incontrano alpinisti di ogni nazionalità e vengono decise nuove salite e spedizioni.
Oggi, l'Hotel Col di Lana, aspetta ogni amante della montagna al cospetto del Gruppo Sella e del Sass Pordoi, con la calorosa accoglienza di Matteo e Nadia, pronipote di Tita. La tradizione continua...
Il Diavolo delle Dolomiti
Vero pioniere dell’alpinismo, Tita Piaz ha aperto almeno una cinquantina di vie tra le Dolomiti e il Tirolo, a lui si devono speciali tecniche di discesa, per esempio quella a “corda-doppia”, nota oggi come “metodo Piaz”. Ad accrescere il fascino della sua persona, merito ebbe il suo animo ribelle, acceso dalla sensibilità per gli eventi politici. Arrestato nel 1930, proprio al Col di Lana, venne rinchiuso nel carcere di Bolzano per nove mesi con l’accusa di essere un sovversivo. Il suo spirito indomabile lo spinse, pochi anni dopo, alla veneranda età di 68 anni, a raggiungere ancora la Cima del Catinaccio.